Condivido in pieno l’articolo, e sottolineo che bisogna saper approfondire la differenza tra utenza attiva e numero virtualmente “inutile” per il business. Il problema oggi è che si pensa ci sia una diretta correlazione tra numero di utenti ottenuti (anche con mezzi illeciti) e benefici effettivi. Non è cosi. Il problema di buona parte dei manager in Italia è che hanno una visione dei social media come una vetrina dove mostrarsi sul “chi ce l’ha più lungo”. A livello di mercato, quei numeri sono completamente inutili. E’ necessaria una strategia editoriale, l’engagement e la fidelizzazione di un’utenza reale, non inutilmente passiva. E questo, a quanto pare, l’80% dei brand in Italia non lo capiscono, e minacciano!
Ecco perché non parlerò della compravedita dei follower e dei fan.