Viviamo in un mondo che ha paura. Paura dei medici ma allo stesso tempo paura delle malattie, paura dei giudizi degli altri, paura anche di ammettere di averla, questa paura.

Fortunatamente io non sono cosi, anche se spesso mi ritrovo in situazioni che cercano di mettermi, ad ogni costo, sotto questa luce.

Ho paura, come tutti gli esseri umani, della malattia, e se non mi sento bene mi preoccupo, ma non ho paura, e non voglio averla, di esprimere i miei dubbi, i miei pensieri. Un cretino ha sempre mille risposte, un uomo intelligente ha sempre mille domande.

Molto spesso ci troviamo in situazioni dove siamo di colpo riflessi negli occhi delle persone sotto una luce che non ci appartiene, che non è nostra, ma inquadrati in un posto che serve solo a scaricare i difetti degli altri su di noi, cosi da giustificarli. Si confonde la riservatezza con la debolezza, la sfacciataggine con l’intelligenza, ci si confonde e si confonde sempre tutto.

Conosco persone che hanno rinunciato a vivere, che sono diventate ingabbiate in una routine che è uguale ormai da sempre, che non cambiano mai, che non rischiano mai, che non ci provano nemmeno.

Io ad esempio, sono una persona serena, ho la fortuna di essermi circondato di belle amicizie e di donne in gamba, ho amici che fanno i muratori e amici che dirigono società, che parlano in dialetto sporco o che vengono dai quartieri bene della città, e questo mi piace, mi fa sentire vivo. In ogni problema che si presenta nella mia vita, cerco sempre di tirarne fuori il risultato migliore, che sia lavorativo, di relazione, universitario. Ci provo sempre, mi espongo sempre.

Per cui, disperatevi, sorridete, arrabbiatevi, soffrite e gioite, ma non smettete mai di essere voi stessi per paura di essere fraintesi perchè è li che un pò di voi muore veramente.