Viviamo in una società dove cercano di venderci di tutto; comprare è anche facile, quello che è diventato difficile è tornare indietro. Una delle difficoltà maggiori nel moderno mondo degli abbonamenti è infatti la disdetta. Al contrario di quanto si possa pensare, l’ingresso e l’attivazione di un contratto è piuttosto semplice; quello che risulta difficile è annullare o cambiare operatore. Sono infiniti i problemi e le lentezze burocratiche che rallentano qualsiasi processo di chiusura di un contratto.

Pensiamo ad esempio alla disdetta Sky, e in generale al mercato delle Pay TV; a leggere le regole basterebbe un modulo ed una raccomandata per poter cambiare fornitore di servizi, ma la resistenza che queste società pongono rispetto alla cancellazione del servizio a volte è veramente difficile da superare.

E’ per questo che per lo specifico settore delle Pay TV e nello specifico della disdetta SKY è importante informarsi preventivamente per conoscere i propri diritti e le proprie prerogative. Anzitutto bisogna essere a conoscenza del fatto che la legge Bersani ha cancellato le penali di annullamento contratto e di disdetta. Non tutti infatti sono a conoscenza che nel cosiddetto pacchetto liberalizzazioni è inclusa anche la tutela del diritto del consumatore rispetto alla fruizione di questo tipo di servizi.

Purtroppo la legge Bersani viene molto spesso ignorata da queste società, ragion per cui quando si inviano i moduli via raccomandata per la cancellazione del proprio abbonamento bisogna fare esplicitamente riferimento a questa legge per poterne beneficiare. Una conoscenza approfondita dei propri diritti è infatti fondamentale per non farsi mettere i piedi in testa e per pretendere che vengano rispettate le norme civili di abbonamento e disdetta.

Insomma, se eravate già pronti a sborsare cifre senza alcun senso per disdire il vostro abbonamento, prima di inviare il modulo per raccomandata ricordatevi di fare riferimento alla Legge Bersani, verrete tutelati voi e i vostri diritti. Buon cambio piano!